Il Museo della tradizione olearia di Dolianova
a Dolianova l'olio è una tradizione secolare. Per questo è stato omaggiato con un museo dove vengono conservati attrezzi e documenti relativi all'olivicoltura, vecchie foto e persino un arazzo
L’olio è uno dei prodotti cardine della produzione gastronomica di Sardegna. A Dolianova, nella suggestiva villa seicentesca della famiglia Boyl, è stato istituito il Museo della tradizione olearia "Sa mola de su notariu” per rendere omaggio a questo straordinario settore. Il sito è nato nel 2003 quando il notaio Francesco Locci, erede di una famiglia di storici produttori d’olio, decise di rendere pubblici materiali e attrezzi conservati o recuperati.
Nel museo viene illustrato l’intero ciclo di produzione in ogni sua fase, dall’olivicoltura alla frangitura delle olive fino all’estrazione del mosto, alla distillazione dell’olio e all’imbottigliamento. Tra le sue stanze affascinanti sono esposti contenitori graduati, attrezzi per la potatura, presse per la spremitura e molti contenitori atti a conservare l’olio tra cui addirittura un’anfora di epoca romana. All’esterno trova spazio un aratro a trazione animale.
L’esposizione comprende anche una raccolta di preziosi documenti, a cominciare dalla fotografia che ritrae i partecipanti ad un corso d’innestatori risalente al primo Novecento. Ci sono poi i registri dell'Oleificio Locci, una bolla di carico datata 1845 per un trasporto marittimo di barili di olio, un arazzo raffigurante la Madonna dell'olivo opera di Nicolò Barabino e una collezione di lucerne ad olio, provenienti da ogni parte del mondo.