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Museo "Sa mola de su notariu", il Museo della Tradizione Olearia della Sardegna

A Dolianova, nella villa tardo seicentesca della famiglia Boyl, con il Museo "Sa mola de su notariu" viene presentato un assaggio di tradizione: la produzione dell'olio di oliva. Dalla raccolta al lungo e delicato processo di spremitura ed imbottigliamento: tutto illustrato al minimo dettaglio

Il Museo della tradizione olearia della Sardegna "Sa mola de su notariu" di Dolianova (Cagliari, Sardegna del Sud) è stato allestito nella villa tardo-seicentesca della famiglia Boyl, che possedeva un frantoio. Nei primi anni del Novecento il notaio Francesco Locci comprò l'edificio, intraprendendo la produzione dell'olio extravergine di oliva in proprio e la molitura per conto terzi.

L'oro verde rappresenta da secoli uno dei prodotti di eccellenza firmati Italia, e qui, come in molte altre regioni, produzione e vendita sono una fonte economica molto importante. L'esposizione illustra l'intero ciclo oleario: dall'olivicoltura (attrezzi per la coltivazione e la potatura; contenitori graduati per la misurazione delle olive da avviare alla molitura), alla frangitura delle olive (antico frantoio mosso da animali), estrazione del mosto oleoso (pressa per la spremitura dei fiscoli), separazione dell'olio di oliva dall'acqua, conservazione dell'olio (dall'anfora romana fino ai più moderni contenitori in lamiera zincata).

Nel Museo Sa mola de su notariu di Dolianova sono inoltre conservati ed esposti i registri dell'Oleificio Locci, insieme a lampade ad olio antiche e contenitori graduati.


Nella foto: interno del Museo Sa mola de su notariu. Da viaggiart.com.

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